Franklin Delano ‘Like A Smoking Gun In Front Of Me’

(Madcap Collective/Goodfellas 2005)

Meno di due anni fa ‘All My Senses Are Senseless Today’ aveva catalizzato l‘attenzione sui Franklin Delano, debutto felice trainato anche dal fenomeno Calexico; immerso completamente nella mistica atmosfera arida del deserto, riuscì a raccontare con occhi distanti, un immaginario suggestivo e aderente agli schemi di un folk americano molto dilatato nei tempi.
Ora la band bolognese, composta per 2/4 da componenti degli oramai estinti Massimo Volume, si affida alle sapienti mani di Brian Deck (produttore di Modest Mouse e Iron & Wine) che in quel di Chicago confeziona uno strepitoso mixaggio per questo secondo episodio, imponente per la capacità di darsi una sua dimensione all’interno dello scenario alt.country e non solo.
Se il fratello maggiore era costantemente incollato sui tempi lenti di un continuo intreccio di chitarre, ‘Like A Smoking Gun In Front Of Me’ gode indubbiamente di maggiore respiro: noise continui cesellano un flusso ininterrotto di duetti vocali, porzioni di slo-core fanno si che la partecipazione diventi trasporto, Sounds Like Rain ne è l’esempio lampante.
I quattro sono aiutati nell’esecuzione di alcuni pezzi dagli amici Califone, abili ad adattarsi alle molte atmosfere dell’album, in We Don’t Care assistiamo ad un sound molto vicino agli Eels, Travel In Space propone visioni molto allucinate, un ‘viaggio nello spazio’ rilassato e pieno di sfumature siderali, mentre Me And My Dreams è una ballata fedele alla tradizione, degna di gruppi come Lullabye For The Working Class o Decemberists dolce e tenera per un caldo sonno autunnale.
Complimenti ragazzi, un disco emozionante, che trasuda coinvolgimento ad ogni nota, un lavoro davvero importante che lancerà il quartetto bolognese oltre gli stretti confini nazionali

Voto: 10

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