Blueprint ‘Hello Jesus’

(Minerva Records/Goodfellas 2004)

Vengono dalla capitale i Blueprint, con questo ‘Hello Jesus’ collezionano il loro terzo disco e ci invitano ad entrare in un mondo bucolico ed onirico; la copertina, in perfetto stile: sono in pace con il mondo, richiama diapositive d’infanzia in armonia con i colori del cielo al tramonto, un cavallino giocattolo, una bambola, una sedia, il tutto poggiato su di un campo verde che si dissolve contro un muro d’alberi. Tranquillità visiva che viene poi riproposta in chiave sonora, per tutti i secondi costituenti le sei tracce del cd. E’ un lavoro che dimostra un grande impatto emozionale, fatto di malinconie e sguardi teneri verso il passato (Tropical Lamborghini) alla Yo La Tengo, di viaggi in atmosfere nordiche, che sconfinano alle stelle, in un continuo sovrapporsi di ondate elettriche, in perfetto stile Mogwai e G.Y.B.E., di ninnananne ghiacciate, cristallizzate nel loro ripetersi ciclicamente (Apnea). In Big Jim è suggestivo il connubbio tra una giusta dose di elettronica insieme ad un tirato intreccio post-rock, con rifiniture chitarristiche minute e certosine, 082001 è la sola traccia cantata, è discreta e non si allontana troppo dal livello emotivo fin qui raggiunto dal disco. Terza prova degna di nota per i romani Bluprint, ottime doti compositive, riescono a coinvolgervi in un ascolto sempre in tensione, che non scende mai di piacere.

Voto: 9

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