David B. ‘Il Grande Male’

Una Storia In Bianco E Nero.

Di Paolucci Marco

uccio12@hotmail.com

Cercatela, ciccate sul nome: Coconino Press, non è difficile. Poi una volta entrati nel sito di questa agguerrita casa editrice bolognese cercate David B. e il suo ‘Il Grande Male’. L’opera in due volumi, la storia a fumetti della sua vita dall’infanzia fino all’età adulta, un piccolo capolavoro di grazia e di tristezza che leggera permea la storia. Il tratto nero deciso e senza sbavature e senza concessioni a fronzoli inutili ci parla per immagini, ci racconta un mondo,  delinea il ritratto della malattia del fratello, dei tentativi infiniti da parte della famiglia di curare il grande male, l’epilessia che non conosce tregua e accompagna/si intromette/ condiziona e veicola la loro vita. La lettura gradualmente richiede e pretende attenzione, a volte bisogna prendere delle pause di riflessione, bisogna staccare gli occhi dalla scena che ci scorre davanti perché vogliamo riflettere, pensare a cosa avremmo fatto noi in quelle situazioni, dobbiamo farlo per mantenere il distacco richiestoci come lettori, ma è difficile. Perché quel tratto e quello stile ci catturano, ci portano dentro la storia, dentro questo piccolo capolavoro di vita vissuta, ci fanno stare in casa dove David B. bambino cerca di combattere a suo modo la malattia del fratello, ci portano insieme alla famiglia dalla serie di imbonitori di metodi per lenire la sofferenza che altro non fanno che aumentarla e approfondirla, ci fanno diventare confidenti dell’autore maturo in contatto/incontro/scontro con la realtà altra del fratello. E  alla fine della storia ci fanno riflettere sulla nostra di vita, come un amico, un viatico, un qualcosa che ci ha profondamente segnato. Come solo il fumetto di classe sa fare.