Arieccoce con un’altra bella proposta hardcore dei nostri amici della G7 Welcoming Committee, i Goverment’s Fury Kills, gruppo canadese che è al quarto album dopo tre lavori indipendenti di cui però non ho trovato molta traccia al di fuori della madre patria.
Comunque il quintetto ci presenta 11 pezzi che per quanto non suonino poi molto diversi da proposte già recensite della G7, sono indubbiamente solidi e ben costruiti. Apprezzabili poi le idee per variare un minimo il tutto, come diverse intrusioni di chitarra acustica e violino che stranamente non stonano poi così tanto come sulla carta potrebbe sembrare.
Voce abrasiva e urlacchiata al punto giusto, due chitarre che grattuggiano alla grande, doppio pedale e basso mai muto; insomma i cinque canadesi eccellono proprio negli arrangiamenti (Years Of Feminism Destroyed), su questo non c’è dubbio. Leggendo sul loro sito i testi (perché come al solito non ce stanno) sono rimasto un po’ sorpreso (Carlos Giuliani?), ché non sono riuscito minimamente a seguire le parole con il cantato. Ma vabbè, immagino che l’importante siano le tematiche anticapitaliste e antigovernative!
La produzione può tranquillamente passare inosservata, più che altro perché non fa nulla per potenziare i GFK esageratamente nè per annacquarli; gli strumenti sono comunque ben separati e puliti, e già va bene.
Insomma, mi sarò pure rotto le palle di ripeterlo, ma anche i Government’s Fury Kills non convertiranno nessuno al genere, ma andranno sicuramente benissimo agli appassionati. Dunque, lungi da me dirne male.
Voto: 7
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