Kings Of Convenience ‘Riot On An Empty Street’

(Source/Virgin 2004)

Come pensavate sarebbe stato il secondo album dei norvegesi Kings of Convenience?
Più rock e duro? Più maestoso, pomposo? Ancora più scarno ed essenziale? E invece…
Esattamente un album alla Kings of Convenience, in tutto e per tutto uguale a ‘Quiet Is The New Loud’: il che significa la perfezione della Bedroom Sitting.
In fondo sono passati 3 anni, il revival rock-garage continua ancora, le contaminazioni elettroniche sempre più frequenti, … a Erlend e Eirik non importa una mazza, come se vivessero in un altro pianeta.
Brani completamente acustici, arrangiamenti semplici all’apparenza, ma che, con ascolti via via più attenti, si rivelano in tutta la loro complessità; una chitarra soffice e morbida; note di tastiera a volte impercettibili, sempre fondamentali, mai sovrabbondanti; due voci che ti entrano dentro e scavano.

La fusione perfetta tra le sonorità acustiche del miglior cantautorato inglese dei decenni passati e certo pop odierno dai toni distesi e rilassati, dai livelli che gente come Belle And Sebastian e I Am Kloot non hanno ancora raggiunto.

Mezza stellina in meno perchè alla lunga potrebbe stancare.

Voto: 9

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