Aim ‘Limit Of Sight’

(Inconsapevole Rec. 2003)

Alla loro prima prova , i milanesi AIM denotano subito una maturità compositiva e strutturale decisamente inconsueta per una band all’esordio.
Sorto nel 2003 dalle ceneri di formazioni come MOLECRICKET, SCOTCH WOOD COCK e ON THE BLUE , il quartetto lombardo propone una complessa miscela di emo-core, rock e hard punteggiato a tratti da improvvise rarefazioni sonore di derivazione psych.
La cosa che più mi ha colpito ascoltando il CD è la continua tensione emozionale che gli AIM sanno creare; il loro sound non è mai uniforme e monocorde ma continuamente “in progress” e ricco di variazioni .
Ecco così che gli episodi più “screaming” e angosciati sono sempre temperati da ottime aperture melodiche. Si veda ad esempio “Skyscrapers And Cathedrals”, uno dei brani più belli dell’intero disco, dove si compenetrano perfettamente furia hardcore e un incedere onirico ed estasiato che m’ha ricordato a tratti i DINOSAUR JR. più narcolettici.
Anche I Owe It All To You e Belvedere sono a mio parere brani di assoluto valore , che si staccano di molto dalla media della gran parte di certe produzioni attuali. Gli AIM hanno un “sense of melody” che a molte bands consimili purtroppo spesso manca.
Molto validi i ritornelli e certi intarsi tra melodia e visione disperata che ad alcuni “ascoltatori” di vecchia data potrebbero suggerire vaghe affinità con certo hardcore “progressivo” dei mid 80s : SQUIRREL BAIT e DIE KREUZEN in particolare.
Degne di segnalazione anche Recollections e Tutto Quel Che Meritiamo (unico brano del disco cantato in italiano).
In definitiva un CD veramente interessante e che sono convinto piacerà agli amanti dell’hardcore più evoluto e di ampio respiro o di bands come i THURSDAY e i JULIANA THEORY.

Voto: 8

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Autore: thebarracudas@katamail.com