Hot Viruz/Rocket lives–Pescara tra ott e nov

El Guapo, Old Time Relijun, Red House Blues, Enablers, Diana DarbyRocket [booking and promotion] in collaborazione con Hot Viruz
>Organizzation e Screamadelica MusicStore è lieta di presentare:
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>Sabato 11 Ottobre ore 22.00 @ Club Zone (ex Bacab) Via Campobasso Pescara
>Red House Blues (ITA/USA) + Enablers (San Francisco USA) Ingresso libero
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>Red House Blues è un progetto che nasce dall’incontro di Sean Meadows
>(guitar/voice) , David Lenci (guitar/voice) e i Laundrette (Lucio
>Febo/guitar, Massimo Bartera/bass, Marco Carlini/drums).
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>In una calda serata di fine maggio del duemilauno, Sean Meadows (ex June of
>’44, Lungfish, etc. ) è volato da New York in Italia, destinazione
>Senigallia (An), invitato da David Lenci (titolare della Red House
>Recordings, già fonico live di Uzeda, June of ’44 e Three second kiss) per
>un progetto di registrazione che avrebbe unito tre esperienze e tre
>percorsi musicali in una sola idea. Il risultato è tutto nelle sette tracce
>che danno vita a Red House Blues (Gamma Pop Records, distribuzione Self),
>interamente composte da Sean e David in dieci giorni, arrangiate ed incise
>insieme ai Laundrette nell’arco di una settimana.  Di fondamentale
>importanza, poi, è stato l’apporto dato da Fabio Verdini (Gang) all’organo
>Hammond e da Luca Vannicola alle percussioni.
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>Registrato in presa diretta e mixato da Andreas Venetis negli stessi studi
>Red House Recordings, Red House Blues è il prodotto dell’incontro tra
>l’elettricità post-punk e psichedelica di tre chitarre, basso e batteria, e
>la disarmante spontaneità del Rock’n’Roll, quella stessa che ha
>accompagnato le session in studio così come i momenti di vita comune.
>Questi elementi, uniti ai positivi riscontri di critica e appassionati,
>fanno sì che ciò che è nato come un progetto estemporaneo, sia oggi solo il
>punto di partenza di un percorso destinato ad ulteriori sviluppi.
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>”David e Io c’ incontrammo la prima volta a Milano nel Febbraio 1998.
>Diventammo subito amici e da allora ho sempre apprezzato il suo modo di
>lavorare. Soprattutto il modo in cui con Three Second Kiss e Uzeda  
>riusciva a tirar fuori quei bellissimi suoni di chitarra che avevano quei
>due formidabili chitarristi con naturalezza. Abbiamo poi lavorato assieme
>in studio un anno e mezzo pi_ tardi. E ciÚ a convalidato la mia impressione
>al suo riguardo. Tutto era molto spontaneo, e ho capito che avrei voluto
>lavorare ancora con lui. E’ potrei non finire pi_ di raccontare ottime cose
>su di lui.  The Red House Blues Revue  Ë un’estensione naturale del nostro
>lavoro insieme.
>Avevamo fatto 2 tour europei assieme con i June of ’44 e abbiamo lavorato a
>una traccia per Everlasting the way L.P.  Avevo scritto a David che volevo
>venire in Europa, ed egli mi risposto dicendo ” vieni, facciamo un disco “.
>E questo era tutto ciÚ che avevo bisogno di sentire. A met? maggio 2001
>stavo andando in Italia, con una manciata di registrazioni su 4 traccie e
>il cervello che ronzava pieno di idee per il disco. Quando sono arrivato
>David e Io abbiamo steso le strutture dei pezzi e quindi li abbiamo
>presentati ai Laundrette. Sono subito entrati nelle canzoni in una session.
>E’ stato incredibile, ero cosÏ felice. Abbiamo iniziato a registrare dopo
>che Andreas Venetis aveva microfonato tutto e sembrava che tutto stesse per
>accadere. David e io ci siamo scambiati sguardi meravigliati, e da quel
>punto in poi ci siamo persi nel lavoro, esplorando possibilit?, ed allo
>stesso tempo utilizzando tecniche che altri avevano inventato affinche
>potessimo trarne beneficio. Un’esperienza incredibile, questa registrazione
>ha tanto amore dentro pi_ di qualunque altra cosa abbia mai fatto. Spero
>che la gente lo apprezzi,  cosÏ come noi ci siamo divertiti nel farlo.”
>Sean Meadows
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>ENABLERS BIOGRAPHY
>The Enablers are a new band from San Francisco, California from the
>prolific  Joe Goldring, producer and accomplished musician. Joe’s work load
>has  been  long with bands like the SWANS and TOILING MIDGETS, and OUT IN
>WORSHIP. He’s  also produced a number of records for bands including the
>first solo  outing  from MAZZY STARS’ Hope Sandovall. The Enablers setting
>is 2 guitars and drums with vocals, they set up long musical guitar
>melodies that vocalist Pete Cendrars stories of longing and captivating
>circumstance interweave meticulously with the ambience set  by the dueling
>guitars. The music moves in swells like fog rolling over San Francisco
>Hills,  becomes  raucous like a fog horn wailing from an outcropping of
>rock, with the white  foam of the Pacific beating against it’s belly. It
>calms with low tide, and quickens it’s step like the long literary San
>Francisco beats, it’s born of the European sensitivity that is San
>Francisco, a cultural oasis way at the  end of the western world. It’s
>music from as far west as you can go,  push  away from fishermans’ warf in
>a barrel, and you’ve surpassed the west and  are moving east again, take a
>step towards land the other way and you  are moving back east again. This
>unique spatial dynamic is apparent in ENABLERS songs, one way to the Ocean,
>the other across the Golden Gate Bridge  and back into all the volume of an
>American heartland, pinned in this place  is a  story, and it’s being told
>and being heard. ENABLERS have a new full length record coming out on the
>label founded  by  members of the band Nuerosis called NUEROT…the release
>date is available  from Nuerot…
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>Mercoledì 29 Ottobre ore 22.00 @ Kabala Via Ravenna Pescara
>Diana Darby (Nashville USA) + El Guapo (New York/Washington D.C. USA)
>Ingresso 7 euro prevendita biglietti presso Screamadelica, Via Carducci
>Pescara
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>  Diana Darby pubblica il suo secondo album (Fantasia Ball) in Europa per
>la nostrana Love Boat; lei è la cantautrice americana dell’immaginario
>comune, ed allo stesso tempo è un’autrice di musica attuale, non suona
>ballate mielose, ma bensì canzoni vicine alla poesia. Il disco alterna
>brani in cui la voce fluttua tra note scarne e minimali, in una sensazione
>di avvolgimento; altri brani hanno il sapore della canzonetta, fanno
>compagnia in mezzo ad un’immaginaria notte, evocando intimità che la voce
>di Diana sa concedere. Fantasia Ball è minimale nella struttura (voce,
>chitarra, violoncello…) ma caldo nell’impatto, così come lo sono i testi:
>semplici, ma intensi nell’interpretazione. Si ricorda con affetto una sua
>apparizione in Nothing Left To Lose: A Tribute To Kris Kristofferson, con
>il classico Jesus Was A Capricorn. Diana darby con il suo noir folk ci
>regala “un ipnotizzante e malinconico viaggio attraverso la pena e la
>speranza dell’esistenza umana”. riferimenti: Leonard Cohen, Nick Cave e
>Patti Smith. Diana darby http://www.dianadarby.com  Love boat
>http://www.love-boat.org
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>Grazie a El Guapo si è ritornato a pronunciare la parolina magica New Wave;
>Tornano in tour in Italia dopo appena 3 mesi d’assenza con  Il nuovo album
>Fake Frence, quarto della loro carriera e secondo per la washingtoniana
>Dischord Records dei Fugazi. Sono un gruppo estremamente eclettico sotto
>ogni punto di vista, sono tutto e il contrario di tutto, come diceva un po
>di tempo fa Ian Mc Kay. Gli El guapo sono un gruppo pop/rock, gli El guapo
>usano solo strumenti elettronici. Gli El guapo sono un gruppo wave, gli El
>guapo sono retro-guardia, ascoltano e ripropongono le intuizioni di
>compositori d’avanguardia come Edgard Varese. Gli El guapo suonano le loro
>canzoni, gli El guapo adottano l’approccio free form tipico del jazz . Gli
>El guapo sono un gruppo di studenti del college che fanno una musica molto
>elaborata, gli El guapo sono un gruppo di cazzoni che passa le nottate a
>giocare a Time Crisis II con il joypad in mano. No, non è un esercizio
>vero/falso. Tutte queste affermazioni sono vere. Sono gli El guapo che
>giocano con loro stessi e col loro gruppo, riuscendo, in tempi
>incredibilmente rapidi, a focalizzare direzioni sempre nuove, e a seguirle.
>Si formano a Washington nel 1996, e da allora, non hanno smesso un attimo
>di cambiare volto – e line-up, almeno fino al 2000. Ora, la formazione
>sembra definitivamente ridotta al trio Justin Moyer – Peter Cafarella –
>Rafael Cohen: i primi due incredibilmente, oltre che con El guapo, sono
>rispettivamente impegnati anche in altri due gruppi, Antelope e Shychild.
>Dopo l’esordio con l’ep The burden of history (erano un gruppo hard-rock!),
>il loro primo disco arriva nel 1998, si chiama The phenomenon of renewal,
>ed è da loro stessi definito post-punk. Difficile credere che sia lo stesso
>gruppo che troviamo, appena due anni più tardi, impegnato in una musica
>astratta e cerebrale, amante delle improvvisazioni, così come è immortalato
>nel doppio live The geography of dissolution; e che sia sempre lo stesso,
>quello che ha perseguito – e raggiunto – l’obiettivo di unire wave, dark,
>punk ed elettronica moderna in Super/system; ed è ugualmente difficile
>credere che sia ancora lo stesso gruppo, a star dietro al nuovo Fake
>french, che è un ulteriore colpo di genio. Fake french è un dance-floor
>futuristico ed inaudito, qualcosa che mischia Kraftwerk di The Men Machine
>alla follia Zappiana, un intrigante connubio tra Crosby, Stills Nash &
>Young e Beach Boys corretti a drum machine; qualcosa di davvero
>inconcepibile prima di avergli concesso un ascolto almeno. Si può chiamare
>in causa l’istrionismo dei Devo, i Gang of four, si può immaginare di
>dovergli sovrapporre delle atmosfere e la ritmica nervosa dei This Heat ed
>i glaciali synth dei Suicide, si possono assemblare i riferimenti più
>disparati, ma ciò che hanno tirato fuori gli El guapo comprenderà e
>supererà al tempo stesso questi tentativi di inquadramento. Viene da
>pensare ai Radiohead, non a caso. Anche la svolta del gruppo di Oxford,
>qualcuno aveva provato a spiegarla, cercando precedenti più o meno
>espliciti, tra Autechre e Brian Eno. Ma se prendi un loro pezzo e chiami
>Thom Yorke a cantarci sopra, Idioteque non viene mica fuori, e la stessa
>cosa vale per El guapo: che proprio come i Radiohead, hanno le carte per
>diventare non solo un gruppo gigantesco, ma uno di quei gruppi giganteschi
>in grado di piacere a tutti. Magia.
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>Venerdì 7 Novembre ore 22.00 @ Kabala Via ravenna Pescara
>Old Time Relijun (K records/Southern records USA)
>Igresso 5 euro. prevendita biglietto presso Screamadelica, Via Carducci
>Pescara
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>IN ARRIVO: CORNFLAMES (Belgio) Chinese Stars (USA , x-Arab on Radar – Skin
>Graft records)  ARCA + Angle + Sylvain Chauveau | DSA – Chronowax |
>Toulouse – Francia
>Double Nelson | Nancy – Francia |  Liquid Lauther Lounge Quartet | Friburg
>- Germania |  NED | SK Records | Francia | |White Circle Crime Club |
>Belgio | Conspiracy Records | Tumido | Austria | free rock duo | .Artonal.
>recordings | CHEVREUIL | Ottonecker / RuminanCE | Chronowax | Nantes –
>Francia   + GORDZ | Francia |  SICBAY Minneapolis/St.Paul – USA | 54°40′ or
>Fight Recs | skingraft records + VALINA | Linz – Austria | trost /
>conspiracy recs |
>
>LINK UTILI: www.cornflames.be  http://arcamusic.free.fr
>www.doublenelson.fr.st www.lllq.de www.skrecords.org  
>www.thewhitecirclecrimeclub.com www.artonal.at  http://www.ottonecker.fr.st
>http://www.chez.com/ruminance/ www.fiftyfourfortyorfight.com  
>www.sicbay.com  www.skingraftrecords.com www.trost.at/valina
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>Paolo – ROCKET Booking & Promotion ***************************************
>paolo@8records.net
>http://www.8records.net/rocket
>mobil +39 3382591834 fax +39 0854471809
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>Paolo F. Visci Via dei mandorli 7
>65010 Spoltore (PE) ITALY
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