Laghetto ‘Sonate In Bu Minore Per Quattrocento Scimmiette Urlanti’

(Autoproduzione 2003)

Premessa:
Mi accingo a scrivere questa recensione cosciente del fatto che sarà difficile rendere giustizia piena a questo album e che qualsiasi discorso su di esso mi risulta sempre riduttivo.
Svolgimento:
Era da tempo che non aspettavo l’uscita di un album con simile impazienza. “Sonate In Bu Minore Per Quattrocento Scimmiette Urlanti” (che titolo ragazzi!) dei bolognesi Laghetto (quattro loschi individui che si celano dietro strani pseudonimi quali: Tuono Pettinato, John D. Raudo, Ratigher e Gigei Ottone ) arriva dopo uno split (coi Magazine Du Kakao) e un ep autoprodotto ( da cui già fui colpito positivamente ), ci voleva dunque la prova sulla lunga distanza ( e finalmente ). In verità, avendo già sentito i pezzi qualche mese fa a Pesaro in un loro strabiliante e infiammato live, come dire “mangiavo la foglia”, avevo sentore che questo potesse essere l’album della loro “consacrazione”.
E infatti. Sin da quando il cd ha cominciato a roteare tra le mie mani e i miei occhi si sono pasciuti della sua confezione ultra-curata, cartonata, apribile, dalla grafica superba (del resto Raudo, ratigher e Tuono sono anche disegnatori vedi Donna Bavosa Comics) dicevo sin da quel momento la parola FICATA s’è cominciata a palesare sulle pareti opache della mia mente.
Quando poi lo si inserisce nel lettore un sorriso vi ( da ora userò il plurale perchè rifiuto l’idea che possano non piacere ) si stamperà in faccia e vi rimarrà incollato lì per 31 minuti e 52 secondi esatti. Vi chiederete se quel sorriso è dovuto più alle liriche demenziali dei Laghetto ( eppur intelligentissime ) o sia piuttosto la naturale manifestazione esteriore del godimento auditivo di 10 canzoni in cui l’equilibrio tra momenti riflessivi, più lenti e anche acustici ( Devoured By Carla Bruni ) e attacchi di furia cieca noise-core con bordate pseudo-metalliche ( L’Odore Dei Pomeriggi =esempio calzante ) è perfetto. Ad ogni ascolto si entra sempre di più nel mondo dei Laghetto: un mondo in cui individui in calzamaglia nera imbracciano chitarre e suonano ninja-core per sconfiggere il terribile Norton.
Ma tentiamo di dare qualche coordinata dal punto di vista musicale. “Sonate “ rispetto all’ultimo ep gode di una registrazione migliore ma non è solo questo: qua sembra tutto più a fuoco, più maturo, più cattivo, incompromissorio, urlato. Che ne so ascoltatevi la nuova versione di Uomo Pera (unico pezzo ripreso dal precedente ep) e capirete di cosa vado farfugliando. I Laghetto suonano come se un gruppo tipo Elio E Le Storie Tese o gli Skiantos fosse stato tirato su a Breach, Refused, Botch o anche peggio. Le liriche? Un esempio per tutte. Prendete S.S.Napoli Football Players 1982-1989 in cui sono riusciti a rendere un semplice elenco di cognomi di calciatori, un anthem noise-core di rara efficacia adrenalinica. Demenzialità e genialità. Fermatemi. Starei qua a scrivere dei Laghetto fino al tramonto.
Conclusione:
Ascoltateli ASSOLUTAMENTE. Sostenete l’oligofrenia galoppante. W il Ninja-Core.

Postilla: questo cd è una coproduzione tra varie realtà amiche, le voglio citare tutte: Donna Bavosa ( la Laghetto-label ), Anemic Dracula, Shove, Riot, Hurry Up!, FineBeforeYouCame/Heartfelt, Bar La Muerte, Smartz, Nothing City, Radio Riot, Kick Promotion, Cervello Morto, Produzioni Sante, 8mm records e Vacuum studio (vacuumstudio@hotmail.com). Complimenti. A tutti.

Voto: 10

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