Minamo ‘Beautiful’ ‘Shrine/Nest’

(Apestaartje 2003)

(Mr. Mutt 2003)

Bastardi!, dopo averci fatto attendere per più di un anno il seguito a “.kgs”, ecco che adesso se ne escono con due dischi quasi in contemporanea. Questa è dunque l’occasione buona per chi ancora non conosce il quartetto giapponese e va quindi sfruttata senza indugi. In realtà, questi sono i primi due dischi registrati con l’attuale formazione a quattro: dopo l’esordio, opera dei soli Keiichi Sugimoto e Tetsuro Yasunaga, e dopo che “.kgs” era stato il classico disco di transizione con la presenza dei nuovi arrivati, limitata ad alcune circostanze, in veste di strumentisti ospiti. Si tratta di due raccolte di registrazioni dal vivo, com’è consuetudine del gruppo, fissate in due supporti diversi: CD-R quello dell’abruzzese Mr. Mutt (solo 200 copie disponibili) e CD quello della statunitense Apestaartje. La musica è una sola, ed è unica, quella dei Minamo. Chitarre, sax, elettroniche, computer, tastiere di basso cabotaggio, questi sono gli ingredienti utilizzati per creare una musica (e)statica che conquista e affascina ascolto dopo ascolto. Le atmosfere sospese su cui si sciolgono gli arpeggi della chitarra, i disturbi e gli accidenti elettronici che però non recitano mai il ruolo del muro impenetrabile, ma si infiltrano nel resto, penetrano l’altra materia in un flusso continuo, che non sai da dove proviene ne dove sta andando, l’idea di eternità che si srotola davanti ai tuoi occhi, che si fa suono, ricerca di una dimensione intima in quella cha pare una strada cosmica, un esplosione di luce che abbaglia, ti acceca, ti precipita nel buio… cos’è la luce… cos’è il buio… elementi di uno stesso unico, fatti della stessa materia fluida e friabile, ma pure fibrosa, tessuta in intrecci così fitti da non lasciar filtrare nessun chiarore, se non in trasparenza, kaleidoscopici giochi di forme che cambiano continuamente, che svaniscono, che tornano, seguendo leggi ignote, spingendosi ai confini del sapere, forzando scrigni e frontiere, lottando contro il bisogno di pace, di silenzio, come acqua che scorre, che cade, che scivola, che si volatizza, che evapora, che si scinde in tante gocce, in tante molecole, in tanti atomi, ma tu non li vedi, perché vedi solo il fiume, il lago, il mare, l’oceano, l’azzurro cha all’orizzonte si confonde con il cielo… un nugolo d’emozioni a ruota libera… beautiful. (no ©)

Voto: 9

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Autore: sos.pesa@tin.it