The Fuckadies ‘The Fuckadies’


(Fuckaselve 2002)

Copertina azzurro chiaro, disegno di un tipo capello con banana, occhiali da sole e pizzetto tra l’ironico e lo spavaldo che ricorda un barista di un mitico e indimenticato locale della città di chi scrive, sette pezzi per la durata di venti minuti. Manco fosse il profilo di chissà cosa e invece si tratta del disco esordio degli svizzeri The Fuckadies, dal titolo omonimo.
Acquistato dopo una performance divertente e elettricamente esaltante tenuta all’ Extra, locale di Recanati in provincia di Macerata, e sentito il giorno dopo il cd non ha mostrato segni di stanchezza o disparità tra live e studio.
Anzi dal vivo sono consigliati perché sorridono sempre e vanno vestiti elegantemente, quindi pur non essendo snob sono gradevoli da vedere e da sentire. Precisazioni a parte passiamo alla musica, chiara come un bicchiere di acqua fresca pubblicizzata da Pippo Baudo. Si può partire con S.L.F.G.Gasolina dove un po’ di sano hard rock, vedi Q.O.T.S.A. et similia, si accompagna alla voce molto incazzata del cantante Fuckaha, si chiamano tutti così, invisibile-punksters.
E che dire di Don’ t Fuck On Me suono alla deriva tra Shellac mischiati a monolitici riffs alla Helmet in falsetto. O ancora sentitevi 10.000 Truckse vi troverete coinvolti in pogo divertenti e cori da oi impenitenti. E se non bastasse in arrivo l’altro pezzo One Complains impedisce agli insani di mente di star fermi mentre le chitarre e i cori partono per ballare e dimenticare. Chiudiamo in bellezza con Know my Name incrocio educato tra Soundgarden e Nirvana, come dire bei tempi quelli ma questi non sono niente male. Come il cd, niente male.

Voto: 8

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