Madcaps ‘Geometrie – Episodi Artistici Obliqui Vo.1’

(Autoproduzione 2001)

Interessante progetto di fusione artistica quello di Italo Zuffi (autore di installazioni e performance teatrali) e i Madcaps, band non nuova a sperimentazioni extramusicali (ricordiamo la colonna sonora per lo spettacolo teatrale “Ombre e Acqua” del 1996) e autrice del commento sonoro a tre opere di Zuffi in questo “Geometrie – Episodi Artistici Obliqui”.
Le quattro tracce qui contenute denotano una compenetrazione massima tra letterarietà/teatralità dei versi ora recitati ora cantati e suggestività delle composizioni musicali.
Ciò che sorprende è infatti come il disco possa essere agevolmente fruito anche al di là del dato intellettuale fornito dalla collaborazione artistica caratterizzandosi come ulteriore ‘prosecuzione con altri mezzi’ delle vie già aperte da esperienze italiche di primo piano come Massimo Volume o Madrigali Magri (vedi l’iniziale Giorno di Vento su tutte col suo avvicendarsi di fermo-immagine verbali sopra melodica base musicale minimal-post-rock). Più wave-oriented il successivo strumentale Duel con i suoi sprazzi di synth e avvolgente giro di basso a microripetizione continua Joy Division-style, un brano dalle forti potenzialità visionarie drenate però forse da qualche incertezza nelle lyrics. Si prosegue con l’ottima e ‘statica’ Elenco (registrazione dal vivo a Scandicci nell’ottobre 2001 e presente anche come traccia video separata): apertura Feldmaniana e incedere di un carillon chitarritstico che deborda poi in liquescenti scosse elettriche, dilatazione monosonica synth e passerella di voci, luoghi concetti su ricami chitarristici e fragore in crescendo. Chiude il tutto la ripresa di Giorno di Vento (sussurri) in chiave più ovattata e melliflua ma non per questo meno penetrante, con echi di melodie in lontananza e parole che ‘spolpano le ossa dell’ascoltatore in bisbigli’.
Per quanto mi riguarda “Geometrie” è l’ulterirore segno inequivocabile che la quantità di talento di chi propone opere musicali o artistiche nell’underground italico supera di gran lunga la buona disposizione verso di esse da parte di chi ascolta. Resto sintonizzato sulla speranza di un’inversione di tendenza da parte di questi ultimi. Le gemme ci sono e sono talvolta proprio qui a portata di mano, basta saperle riconoscere.

Voto: 7

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