Tito and the Brainsuckers ‘Exorcismo Blanco’


(Toast Records 2002)

Tito, Jungle e Alex Abarth sono tre ragazzi cresciuti a dosi massicce di sixties punk, r’n’r e dura psychedelia (in particolare texana).
Una dieta di tutto rispetto che li spinge a formare nei metà novanta, dopo l’esperienza Ghetto Raga (quartetto hard rock), la nuova creatura Tito and thee Brainsuckers, power trio dal sound anfetaminico e dalla iconografia wrestling tra i Dwarves dei bei tempi (ormai trascorsi) e il Lightning Beatman più composto.
‘Exorcismo Blanco’ (mini Cd di quattro brani) è la loro ultima produzione in ordine di tempo dopo una buona dose di uscite sparse tra i più disparati supporti (Lp,7”,compilation, split….) ed è, senza dubbio, un buon disco nel suo genere.
Il loro sound rimanda inevitabilmente ai Miracle Workers, quelli insuperabili di “Overdose” (quelli che ho amato più di ogni altro), dove il garage-rock dei primordi è solo un pretesto, un punto di partenza per costruire le più energiche e sfrenate punk-songs che ci è dato udire.
Non meno, lo spettro dei primi Mudhoney (periodo “Superfuzz Bigmuff”) aleggia tra questi solchi.
I Tito and thee Brainsuckers ci propongono un garage rock ipertrofico e adrenalinico con intense vibrazioni psichedeliche che emergono con violenza nella track finale (Esorcismo Blanco) dove il sound di Tito, ora lisergico e caldo, si fonde in una riuscita medley/cover con frammenti di Black Sabbath e Silver Apples.
Una buona prova.

Voto: 7

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