Cyclops ‘Cyclops from Hell’

Quando ho trovato questo cd nella casella postale sono rimasto… come come se… strano mi sentivo veramente strano.
Il nome é veramente metal: Cyclops. Ciclopi?
Vabbè. Andiamo avanti. ‘Cyclops from Hell’ autoreferenziale. Comincio a sospettare uno scherzo concettuoso da qualche gruppo impazzito dietro il metal in giovane età, o qualche citazionista insano, gustoso rimanipolatore. Eh Eh Eh divertente. Forte cazzo, anche la copertina nel corretto stile eddy-citazionista.
Vediamo il foglio di accompagnamento, che mi dicono questi pazzerelloni?
“…lo scopo di divenire una grande cover-band, proiettata totalmente…”, “la bestia dall’occhio di metallo sorse dal più profondo della terra della notte più scura del 1999”, “…visualizza chiaramente e subliminalmente il caronte dantesco ed il capro espiatorio, stereotipati, utilizzati letterariamente…”, “…occhio fatto di metallo, acciaio, viti e bulloni.”, “il proprio amore per l’heavy metal e la propria filosofia di metallers…”.
Porca troia questi mi stanno prendendo per il culo come non mai.
Non che non venga preso per i culo. Anzi. Ma questi stanno forzando la mano.
Se riescono a costruire così dei personaggi… a rappresentarli in 3D… anche gli errori nel foglio mi sembrano significativi.
Perfetti perfetti, siete i miei eroi. Un gruppo che manipola un recensore. Fico, ci metto la firma. Giù dal tuo piedistallo statua e vaffanculo. Ci rimetto la firma.
E’ arrivato il momento di sentirsi il cd, ma con questi presupposti. Questi sono dei letterati. Sicuro che non riuscirò a leggerli bene e mi sentirò una spanna dietro a dove si trovano. Poco male.
PLAY!
Eccoci qua!
Purtroppo la realtà costruita é sempre migliore della realtà reale.
Se si potesse vivere in un mondo di fantasia (la propria) allora si… eh si!
Ma la realtà ci rompe i cojoni. Ci aspetta dietro l’angolo e zacchete.
Eccoci li con le brache calate innocentemente presi in spensierati passatempi biologici.
Che dire…
Metal!
Puro e semplice metal!
Iron Maiden, Hellowen, Malmsteen, qualche voce gutturale death, assoli da polipo e doppia cassa.
Eppure mi avevano avvertito, ma io risatine, costruzioni mentali, castelli in aria sui presupposti.
Metal?
Eh si!
Oooooh sentitemi bene, non che abbia niente contro nessuno, né contro il metal. Semplicemente non lo ascolto da quando avevo… avevo sedici anni? Boh?
Non ci trovo niente di male.
Ma non sono il massimo della competenza nel campo.
E allora fallo recensire ad un altro no?
Ma che c’entra… che c’entra?
Me li avete dati sti stimoli neurali?
.. e qualcosa é… qualcosa… forse mi andava di scrivere… forse mi andava di buttar giù qualche pensiero sul fatto di recensire un cd… forse qualcosa.
Il fatto é che questo cd mi ha ridato un po di voglia di scrivere per scrivere e allora… che si fotta il resto.
Non suonano niente male questi Cyclops. Non l’hanno registrato niente male questo cd (che oltretutto ha il bollino SIAE, roba che quando lo vedo mi incazzo a seguito di vicissitudini molto personali recenti e future).
Potrebbero piacere molto all’appassionato, anche smaliziato, di metal e power-metal.
Anche un intro ben riuscito c’hanno messo.
Cambi di tempo, assoli e vocalizzi tutto nella sfera di quello che ci si sarebbe aspettati da un gruppo del genere (e forse qualcosa di più ma non sono in grado di capire se si tratta di abbaglio o reale intuizione mia).
Che posso dire ai Cyclops d’altro?
Drogatevi, sentite altri generi musicali, leggete un po’ di cronaca nera o rosa, sentitevi un po di hard-core che sicuramente vi farà bene, dell’improv, cominciate a sperimentare con autoironia e citazioni… insomma fate qualcosa’altro e io vi verrò dietro… ma se decidete di pubblicare un seguito a questo ‘Cyclops from Hell’ tenetemi fuori dalla cerchia di eletti che assaporerà per prima il prodotto.
Ripeto; questo per un pubblico da da da… non so… metal shock? sarebbe un ottimo-buon prodotto.
Quindi… se siete finiti per caso su Kathodik nelle vostre peregrinazioni in rete questo non é prodotto da kathodikiani (se mai esisterà una categoria del genere), ma se siete disposti a lasciarvi andare a sovrainterpretazioni sarete pienamente disposti a deviare i Cyclops verso quello che volete. Come qualsiasi altra cosa.
Forse.
Cosa mi piace di questo cd?
Il fatto che un gruppo di persone abbia prodotto qualcosa perchè… perchè semplicemente gli andava così (e mi piace immaginarla in questo modo), i riferimenti all’antimilitarismo, i desapericidos.
Ma… che altro?
Calma…. cosa sono una sibilla?
Poca roba.
Spero almeno di averli fatti incazzare i Cyclops, che la musica é parlare e io non avere riuscito bene a caprire cosa volevano mi loro dire.
Non mi fraintendete… secondo me possono fare molto i Cyclops… se solo riuscissero a re-indirizzarsi (ma al momento sono completamente ubriaco, quindi usate il giusto peso per le parole).
Note positive?
Di seguito a questo cd ho riascoltato una bellissima raccolta di singoli dei Rolling Stones e “Greener Postures” di Snakefinger.
Yeeeeeeeeeeeeeeeeeeeaaaaaaaaah (finale molto molto gutturale)!
That’s only rock’n’roll but I like it.
E se mi dovete sparare… scegliete almeno una scenografia evocativa nella quale ambientare il tutto.
Per pochi cerebro-sovraalimentati.
Ah-ye-eeeeaaahhhh!!!

Voto: 1

Link correlati:Cyclops Page