Laudanum ‘System:on’

Matthieu Malon è un musicista francese che dopo alcune produzioni con il suo nome di battesimo arriva adesso all’album di debutto con lo pseudonimo di Laudanum. E “System:On”, pubblicato per l’interessante etichetta di Le Mans Monopsone, è un gran disco, da noi ancora sconosciuto ma che in Francia ha già raccolto grandi consensi sulle maggiori riviste musicali, da Les Inrockuptibles a Magic!. Si tratta principalmente di un album di musica elettronica, a tratti quasi ballabile, ma che nei suoi 11 pezzi non rinuncia alla forma canzone. Il riferimento più noto potrebbero essere gli Arab Strap, anche se l’accento è più sull’elettronica che sul rock, tanto da avvicinarsi a Dj Shadow e in particolar modo al suo progetto Unkle. Il ritmo martellante dell’iniziale Afternoon fa capire subito che si tratta di un disco di electro-pop, un genere in cui i francesi sono tra i migliori al mondo, come confermano pezzi come Scenes for a pornographic movie, pura colonna sonora, e Russian Moon, cantata dalla voce femminile di Angele, già collaboratrice dei Piano Magic. Più vicini alla forma canzone sono invece la poderosa FBW, dove compare la voce di Aidan Moffat degli Arab Strap, la circolare Honest e la splendida elegia finale Symphony for the things left behind. Degna conclusione di un disco dal potenziale infinito, ma che purtroppo qui da noi pochi ascolteranno.

Voto: 8

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