(Autoprodotto 2008)
Sotto i morbidi capelli biondi e un nome anglosassone si nasconde la voce inquieta e penetrante della giovane genovese Chiara Ragnini.
Il suo paese delle meraviglie è fatto di tocchi soffusi, melodie sinuose, respiri intensi ed estatici che guardano tanto alla canzone pop italica (immediato l’accostamento alle composizioni più intimistiche di Cristina Donà) quanto al cantautorato femminile anglofono (Lisa Germano fa capolino quà e là).
Un disco che è una ventata di brezza fresca in una mattina assolata di primavera, dolce e intimistico quanto basta.
L’album si apre con le atmosfere jazzy di All My Pleasure, sicuramente uno dei momenti migliori del lavoro.
Quello Che Ho è delicato e rabbioso grido accompagnato da soffici accordi acustici.
La Nostra Canzone allarga la strumentazione, inserendo un piano appena accennato a condire il canto intenso di Ceanne.
All I Have si snoda più dimessa e trasognata, stessa atmosfera che accompagna la successiva Estate.
On My Own tra percussioni leggere a dare un tocco più caldo schiude un universo di fatto di passione e livida malinconia.
Good Morning Everybody torna ad atmosfere più solari e accoglienti, così come in Against The Sun, dove l’accoppiata voce-chitarra acustica rende l’atmosfera sottile e minimale.
Every Lie accelera il ritmo ed è quasi furiosa nell’incedere incalzante del canto.
She chiude il disco abbassando i toni come l’ultimo raggio di sole della giornata che scompare pian piano dietro le montagne.
Un disco intenso, appassionato, sentito, fatto col cuore. Per fortuna ci sono ancora ragazze pronte a imbracciare una chitarra e a cantare a squarciagola quello che hanno dentro. Sperando che nel suo paese delle meraviglie Ceanne non si perda.
Voto: 7
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