Mcconville/Epstein/Hofmeyr/Matthew/Ficklin/Del Tredici ‘Rapport Vocal Chamber Works’


(Navona Records 2010)

Compositori: David Del Tredici, Paul Epstein, Edward Ficklin, Hendrik Pienaar Hofmeyr, Norman Mathews, Brendan McConville

Interpreti: Beth Pearson, Shein, Michal (violoncello), Jennifer Yeaton-Paris (flauto), Tim Gilmore (percussion), David Del Tredici, Hannah Shields, Paul Dykstra (piano)
Krista River (mezzo-soprano), Melanie Mitrano, Melissa Manseau, Peggo Hodes (soprano)
La figura femminile e il tema del rapporto amoroso sembrano essere il perno di ‘Rapport’, raccolta di brani vocali da camera edita dall’etichetta Navona Records, che ancora una volta evidenzia la predilezione per la musica contemporanea statunitense, fondamentalmente tonale e di facile accesso al grande pubblico.
Al poema dannunziano Pioggia nel pineto, con il sottile erotismo e la musicalità evocati dall’immagine di Ermione, cui si è ispirato il giovane Brendan McConvill per l’omonimo brano per mezzo-soprano, pianoforte e percussioni, segue infatti la coppia di amanti protagonisti dei 3 Sonnets Paul Epstein, su testi di Harvey Gilman. I tre episodi Isolation, Rapport e Threnody, riportano le contraddizioni tra individualità e comunione di intenti, in un clima sospeso, dove il piano crea un paesaggio sonoro, da cui emerge la linea vocale, solo apparentemente indipendente.
Ancora i poemi d’amore, intessuti di tematiche femministe, di Christina Georgina Rossetti (1830-1894), sorella del pittore e poeta preraffaelita Dante Gabriele Rossetti, hanno ispirato a Norman Mathews i Rossetti Songs per soprano, flauto, violoncello e pianoforte (May, A Summer Wish, When I am dead, my dearest, “No, thank you, John”, e Sleeping at last).
I Context Songs – selezione dell’atto unico Context of Love Lives – sintetizzano la ricerca di Edward Ficklin, classe 1974, sulle possibilità espressive del connubio musica-voce, che si manifesta nella scelta stessa di tradurre musicalmente poemi di Oscar Wilde (1. Wasted Days e 3. Yet Each Man) ed Elizabeth Bishop (1911-1979; 4. One Act).
La raccolta si conclude con una composizione di David Del Tredici, considerato da Aaron Copland un raro “creator with a truly original gift”: New Year’s Eve, su un testo in qualche modo amoroso di Carla Drysdale, che lo stesso Del Tredici, nel suo sito, definisce “an appreciation for my piano performance, in drag, at the Virginia Center for the Creative Arts”.
Interessante è la dimensione religiosa di Ainsi qu’on oit le cerf bruire, cantata per soprano, flauto, violoncello e piano del compositore sudafricano Hendrik Hofmeyr, ispirata al Salmo 42 della Bibbia e commissionata dalla Huguenot Foundation of South Africa in occasione del Third International Huguenot Conference (Stellenbosch 2002).
Talentuosi tutti gli interpreti, in particolare Melanie Mitrano, accompagnata al pianoforte dallo stesso Del Tredici.
Molto interessante infine la presenza non solo di un booklet contenente i testi poetici, ma anche di contenuti extra, come partiture, informazioni sui compositori e foto, visibili semplicemente inserendo il cd in un computer.

Voto: 8

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Autore: mara.lacche@alice.it