Nucleus Torn ‘Andromeda Awaiting’


(Prophecy Production / Lupus Lounge 2010)

Ritornano sui nostri speaker gli svizzeri Nucleus Torn, band guidata dal factotum Fredy Schnyder, che avevamo lasciato immersi fino al collo nelle grigie atmosfere di ‘Knell’, uscito ormai nel 2007.
Nel nuovo ‘Andromeda Awaiting’, invece, l’aria è decisamente più leggera e respirabile, ma non è cambiato molto nel programma musicale dei nostri. Rimane infatti quello strano misto musicale suonato dagli svizzeri: un perfetto amalgama di folk, rock, progressive e jazz. La ricerca sonora di Schnyder però, negli ultimi anni si è chiaramente soffermata proprio sugli elementi folk, avvicinandosi di molto ai Dead Can Dance, con la chitarra elettrica che fà capolino solo in rari momenti, mentre il resto del tempo il tutto è affidato a strumenti acustici e a fiato.
Le composizioni sono sempre molto lunghe e dalla struttura naturalmente elastica, con rari momenti cantati e passaggi strumentali piuttosto corposi e soddisfacenti. C’è da notare, però, che difficilmente si esce fuori da uno dei sei pezzi del lavoro con la sensazione di aver ascoltato qualcosa di compatto, ma piuttosto una serie di momenti musicali slegati tra loro. Questo, indubbiamente, non aiuta molto a percepire la compattezza in ‘Andromeda Awaiting’.
Le bellissime sensazioni però rimangono intatte, grazie in gran parte alla bella voce femminile della Maria D’Alessandro che si va spesso ad alternare con quella di Schaad (la cui tonalità ricorda non poco il caro Duncan Patterson). Ciò che rimane nell’ascoltatore è questa consapevolezza che ‘Andromeda Awaiting’ avrebbe potuto essere qualcosa di molto di più che una semplice somma delle sue singole, pur ottime, parti.
Insomma, possiamo dire che è un peccato, sicuramente, ma alla fine poco male: rimane comunque facile immergersi nelle gelide e invitanti atmosfere sonore di ‘Andromeda Awaiting’ e passarci piacevoli 45 minuti.

Voto: 7

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