Carlo Mazzacurati ‘La giusta distanza’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Loprete

marcoloprete@yahoo.it

La “giusta distanza” cui allude il titolo di questo gran bel film di Mazzacurati (il suo quindicesimo da regista) è la regola per la quale un giornalista non deve farsi coinvolgere eccessivamente da ciò che racconta. E’ questo il consiglio che il giornalista Fabrizio Bentivoglio (che qui si conferma ulteriormente uno dei migliori attori italiani in circolazione) dà ad un giovane aspirante cronista, interpretato da Giovanni Capovilla. Sennonché il nostro si imbatte nell’omicidio della giovane maestrina appena giunta in paese (la bella e brava Valentina Lodovini), di cui era segretamente innamorato. Sarà proprio l’infrazione della regola della giusta distanza a consentire al giovane giornalista di vendicare l’amico Hassan, meccanico tunisino con cui la donna aveva appena concluso una tormentata relazione e suicidatosi dopo essere stato condannato per il suo omicidio, smascherando il vero colpevole.

Ambientato nella pianura del delta del Po, il film di Mazzacurati si muove con delicatezza tra film sentimentale e giallo (senza dimenticare qualche spunto comico), offrendoci anche uno spaccato della provincia italiana, con tutte le sue figure tipicamente caratteristiche. A fare da sfondo all’intera vicenda, un paesaggio nebbioso e desertico (che ricorda certe descrizioni paesaggistiche del primo Antonioni, anche se qui non si può dire che il paesaggio sia un correlativo oggettivo dell’interiorità dei personaggi); ad aggiungere un tocco di inquietudine in più, il fatto che lo svolgimento della vicenda principale sia contrappuntata dal ritrovamento di cadaveri di cani, brutalmente uccisi da un misterioso maniaco.

Una menzione particolare, infine, la meritano gli attori: oltre ai già citati Valentina Lodovini e Fabrizio Bentivoglio, un particolare elogio va all’intenso Ahmed Haflene, assolutamente convincente nella parte dell’immigrato perfettamente integrato nel tessuto produttivo del nord-est.

Insomma, ‘La giusta distanza’ è davvero un’opera riuscita, una di quelle che ti riconciliano con il cinema italiano. Da vedere assolutamente.