Aereogramme ‘My Heart Has A Wish That You Would Not Go’

(Chemikal Underground 2007)

“My Heart Has A Wish That You Would Not Go”: titolo chilometrico per l’ultima fatica degli Aereogramme, band scozzese (di Glasgow, per la precisione) formatasi nell’ormai lontano 1997 per mano di Craig B, già cantante e chitarrista dei Ganger. L’esordio del 2001, “A Story In White”, rivelò il suono della band come una miscela di prog, emo e post rock; gli album successivi (“Sleep And Release” e “Seclusion”), hanno dimostrato ancor più chiaramente come gli Aereogramme siano anche particolarmente sensibili alla melodia.
A conferma di ciò c’è quest’ultimo long playing, in cui i nostri sono alle prese con canzoni come Concious Life, Barriers, A Life Wort Living, Finding A Light, Tenches e You’re Always Welcome, ballad nei cui arrangiamenti si mescolano chitarre possenti ed orchestrazioni sontuose. La vena sperimentale emerge praticamente solo nei sette minuti di Living Backwards, che si apre con il suono cupo degli archi e procede con un arpeggio di acustica à la Nick Drake, cui si aggiungono poi una batteria ed una chitarra elettrica di marca post che si accendono un po’ a metà e verso la fine del pezzo, ma senza strillare troppo.
E’, questo, il brano più complesso del disco; si tratta però di un episodio marginale: oggi, gli Aereogramme sono fondamentalmente un gruppo pop. Raffinato ed intelligente, ma pop. Indipendentemente da questo, però, “My Heart Has A Wish That You Would Not Go” è comunque inferiore a quello che avrebbe potuto essere: non riesce ad impressionare del tutto l’ascoltatore, che, dopo aver schiacciato il tasto stop del suo lettore CD, difficilmente avrà in testa qualche passaggio di quanto ha appena udito. Belle melodie e buoni arrangiamenti, ma le canzoni risultano vuote; non riescono a vivere all’infuori del momento in cui le si ascolta. E questo è un peccato grave.

Voto: 5

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