miranda ‘Rectal Exploration’

(fromSCRATCH / Goodfellas 2006)

Giunti al secondo disco, dopo il promettente esordio di 3 anni fa, i miranda si ripresentano in grande stile e ormai matur(at)i, complice qualche piccolo aggiustamento di rotta. Messe da parte infatti le derive più marcatamente Chicago/Louisville (ne resta traccia solo nelle ottime Rough Feeling e Breezed Out, June of 44 e Shellac dietro l’angolo), il terzetto toscano sfodera una decisa attitudine noise che si concretizza in una miscela estremamente energica ed intensa, contraddistinta da atmosfere spesso ossessive, suoni spigolosi e abrasivi, entusiasmanti aperture, trame armoniche dissonanti che deragliano vorticosamente per poi sprigionarsi con foga dirompente.
Gli undici brani qui presenti, evitando appiattimenti stilistici, mostrano una felicissima capacità di scrittura e funzionano tutti alla perfezione. A cominciare da Cell Trip, un blues scorticato memore della lezione di US Maple e Captain Beefheart, passando per le nevrotiche 3 American Bombs e Monosexfiles (come un incontro fra Liars e Girls Against Boys) e concludendo con R.Mutt Is Shitting at My Place e Archie, dilatate e avvolgenti con la chitarra a disegnare deliziosi arabeschi mentre la voce si perde in un flusso di coscienza ipnotico.
Insomma, se non fosse ancora chiaro, “Rectal Exploration” è un disco bellissimo. Chapeau.

Voto: 9

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