Cani Sciorrì ‘Parte V’

(San Martin Records / El Paso 2006)

Nella presentazione d’accompagnamento vengono descritti come psyco/supersonic/noise trio: manca solo rock’n’roll, quello più grezzo, sporco e malato che ci sia, e ci metterei pure l’accento.
Stiamo parlando dei Cani Sciorrì, da Cuneo, all’esordio ufficiale con un disco tanto breve quanto intenso, uscito per San Martin Records: immaginatevi un frullato della velocità dei Refused, rabbia apocalittica dei Converge, rock’n’roll deviato alla Jon Spencer, un pizzico della psicosi dei Jesus Lizard e siete sulla strada giusta: sette pezzi uno più riuscito dell’altro, capaci di spaziare da un post hardcore/noise tesissimo e potente (HC, Leccowater e Ossessione, l’uno più ottimo dell’altro) ad un rock’n’roll ruvido come carta vetrata e impregnato di allucinogeni fino al midollo (Nova rock il pezzo migliore del lotto, ma non da meno Tamarro, ancora più roll, e Surf, in cui fanno capolino echi di puro e sano (???) voodoobilly): numi tutelari il già citato Jon (più Blues Explosion che Pussy Galore) e giù, a ritroso nel tempo, passando per Cramps, Alan Vega, Richard Hell fino alle radici della musica del diavolo. Depravati, depravati.
Ad impreziosire il tutto un cantato a tratti isterico e nevrotico, a tratti ipnotico e riverberato che snocciola splendidi nonsense a raffica, per fugare qualsiasi dubbio su chi siano i più folli del circondario.
Discorso a parte per la conclusiva Musical, una lunga e articolata cavalcata di rumore scandita da riff veloci e taglienti e da echi apocalittici in sottofondo, nella quale dimostrano che non hanno solo rabbia e potenza dalla loro, ma che sanno anche maneggiare davvero i loro strumenti.
E quando sembra tutto finito ti accorgi che il ciddì coninua ad andare, e nel giro di due minuti ti ritrovi in mezzo ad un demenziale coretto improvvisato, mi immagino registrato in presa diretta al ristorante: un’improbabile “Ti lego nudo ad un termosifone freddo e ti bastono” ripetuto fino allo sfinimento da una decina (?) di matti in un crescendo di urla e risate, con accompagnamento di forchette e bottiglie di vino. Vuote. E molte. Ma se questo è l’effetto, cari Cani, continuate, continuate a tracannare…

http://www.myspace.com/canisciorri

Voto: 9

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Autore: alealeale82@yahoo.it