Ali Farka Touré & Toumani Diabaté ‘In The Heart Of The Moon’


(World Circus Records/Ird 2005)

La più bella musica sulla terra, come assicura l’autorevolissimo “Mojo”? Possibile, persino probabile, ma l’incontro tra questi due giganti del Mali alla fine, almeno per chi scrive, risulta leggermente deludente. Intendiamoci, “In the heart of the moon” è un bel disco, un disco che mira al cuore, ma l’incontro tra il virtuoso della chitarra elettrica Ali Farka e il genio della kora (“l’arpa africana”), Toumani Diabaté, non colpisce ed emoziona più di tanto. Specialmente alla luce delle opere precedenti realizzate dai due singolarmente, tra tutte l’inarrivabile “Talking Timbouktou”. E, a proposito, sembra imminente l’uscita dei nuovi dischi solisti dei due maliani, assenti in tali progetti da ben dieci anni (Diabaté) e cinque (Touré).
“In the heart of the moon” presenta dodici duetti in gran parte strumentali e registrati praticamente senza provare nell’arco di tre session di alcune ore ciascuna. Nonostante illustri collaboratori, tra i quali un certo Ry Cooder, ciò che emerge sono esclusivamente le due personalità artistiche per la prima volta unite.
Purtroppo, a parte due brani (menzione speciale per Ai ga bani), latita la voce potente di Touré, il John Lee Hooker africano, sindaco e contadino nel suo paese nonché garante della tradizione musicale del Mali; in grado di produrre suoni meravigliosi da particolarissimi strumenti fatti di vegetali e ossa di animali Più “aperto”, senza peraltro ignorare la tradizione, Diabaté che ha collaborato a svariati progetti jazz e persino flamenco.
Quasi tutti i pezzi sono tradizionali e vi dominano istinto e improvvisazione. A chi ascolta si pretende grande attenzione, pena una impressione di monotonia e uniformità.

Voto: 6

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