AA. VV. ‘But Then Again’

(~scape/Wide 2004)
La berlinese ~scape è una di quelle label impossibili da catalogare come apparteneti ad un genere definito, tanta è l’apertura di vedute e la varietà di musiche da essa trattate. Un lungo percorso che ha abbracciato una vasta mole di umori e attitudini e che ci ha sempre restituito fotografie grandangolari sullo stato di quelle sonorità di frontiera classificate generalmente come elettronica. E’ da dire che il fermento musicale e non solo della Berlino degli ultimi anni ha facilitato non poco il lavoro della ~scape, a cui comunque va il merito di non essersi mai fatta abbagliare dalla tendenza di turno, rimanendo coraggiosamente ‘aperta’ e regalandoci sempre molta qualità. Lo dimostra ancora una volta questa raccolta che celebra i 5 anni di vita della label, dentro volti noti e meno noti a miscelare influenze varie che vanno da escursioni avant pop a rilassamenti ambient, da costruzioni hip hop a colorazioni funk e al solito non poche punteggiature jazz. Ben 15 artisti per 75 minuti di musica calda e avvolgente dalla quale emergono perle come l’elettrofunk dubbato di Thomas Fehlmann, la tech-house del californiano John Tejada che cerca con successo di ravvivare un genere mai come adesso inflazionato, i Rechenzentrum che costruiscono un meccanismo pop-tronico sulla splendida voce di Masha e ancora molte altre sorprese delle quali non vi tolgo il piacere della scoperta.

Voto: 8

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